I 16 Data Center di Noovle – società del Gruppo TIM specializzata in Cloud e AI che opera nell’ambito di TIM Enterprise – sono dislocati su tutto il territorio nazionale creando la rete più estesa e capillare d’Italia. Progettati e costruiti secondo il principio del green-by-design , i Data Center rispettano tutti i principali criteri di eco-sostenibilità, uso efficiente degli spazi e ridotto consumo energetico, vantando oltre 100 certificazioni specialistiche.
L’intera infrastruttura viene costantemente aggiornata in base alle sempre maggiori richieste prestazionali da parte del mercato: grazie alla qualità degli impianti di ultima generazione, garantiamo un PUE (Power Use Effectiveness) <1.3.
Recentemente TIM ha annunciato un nuovo investimento di circa 130 milioni di euro per la costruzione di un nuovo Data Center che verrà realizzato entro la fine del 2026 nei pressi di Roma con l’obiettivo di far crescere TIM Enterprise nel Cloud per rispondere in modo sempre migliore alle esigenze di Aziende e Pubblica Amministrazione.
Questo nuovo Data Center si andrà ad aggiungere alla rete dei 16 Data Center già esistenti e la capacità complessiva del Gruppo TIM salirà a 125 Megawatt (+25 MW), confermando la leadership nel mercato della colocation in Italia.
La rete dei nostri Data Center è così suddivisa:
La Virtual Data Center Network collega i Data Center fra loro grazie a una connettività ad elevata velocità e bassa latenza per soluzioni di business continuity e disaster recovery in grado di gestire ingenti volumi di dati.
Sono oltre 100 le certificazioni ottenute dai nostri Data Center, in virtù dei massimi livelli di sicurezza fisica e logica, protezione, operatività ed efficienza energetica con cui i Data Center sono stati realizzati.
Fra le più prestigiose certificazioni ottenute sulle tre direttrici possiamo annoverare:
TIER IV di Uptime Institute e Rating 4 di ANSI/TIA: attestano il massimo livello di affidabilità e prestazioni nell’erogazione dei servizi.
Quali sono le altre differenze che caratterizzano queste certificazioni? Vediamole nel dettaglio:
Alcuni nostri Data Center hanno ricevuto la certificazione TIER IV, ovvero il massimo livello rilasciato da Uptime Institute per certificare la resilienza dell’infrastruttura a qualunque evento: con questa certificazione si classifica uno standard di eccellenza riconosciuto a livello mondiale.
Il certificato viene emesso una tantum – come se fosse un collaudo di un macchinario prima che venga immesso in produzione: il conduttore del Data Center dovrà richiedere eventuali revisioni del certificato ogni qual volta sia effettuata una modifica tale da alterare la condizione di collaudo dell’impianto stesso.
Con la TIER IV si riconosce che il Data Center è dotato di tutti i componenti di capacità ridondanti, ovvero con doppi impianti e percorsi di distribuzione indipendenti e multipli a servizio del Data Center. In caso di guasto ad una delle due linee è possibile spostare immediatamente i carichi di lavoro sulla linea rimasta attiva per un ripristino senza dover fermare i servizi.
Ad oggi i Data Center che hanno ottenuto la certificazione TIER IV sono Milano Sud, Milano Est e Roma Ovest.
La certificazione dei Data Center secondo la norma ANSI/TIA 942 assegna un rating che rappresenta il livello di affidabilità nell’erogazione dei servizi di Data Center. La norma – che stabilisce i requisiti per i Data Center considerandone gli elementi costitutivi tra cui architettura di rete, impianto elettrico, storage, ridondanza dei sistemi, sicurezza della rete, database, protezione contro i rischi fisici, gestione energia, ecc., – è focalizzata su tre aree ( cabling design, facility design, network design) e descrive quattro livelli di rating per valutare l’affidabilità delle infrastrutture.
La norma ANSI/TIA 942 è universalmente riconosciuta come standard di riferimento per i Data Center. L’adozione di questo standard permette di implementare soluzioni in linea con le Best Practice di settore e di poter dare visibilità del livello di affidabilità raggiunto.
La norma ANSI/TIA 942 è citata da AgID nelle “Linee Guida razionalizzazione infrastruttura digitale della PA” quale riferimento per la classificazione dei Data Center.
Il LEED® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. La certificazione LEED è lo standard mondiale per le costruzioni eco-compatibili ed è applicata in 40 Paesi.
LEED promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito. Sviluppato dalla U.S. Green Building Council (USGBC), il sistema si basa sull’attribuzione di ‘crediti’ per ciascun requisito. La somma dei crediti costituisce i 4 livelli di certificazione: base, argento, oro, platino.
Su 8 Data Center certificati LEED in Italia, 6 sono di proprietà di Noovle: 5 Data Center sono LEED Gold (Torino Ovest, Torino Sud, Torino Nord, Milano Ovest, Milano Est) e 1 certificato LEED Platinum (Milano Sud, da sottolineare che, nel mondo, solo 22 Data Center hanno ottenuto questa certificazione!).
Gli standard ISO sono norme e linee guida internazionali progettate per garantire la qualità, l’affidabilità, la sicurezza e la sostenibilità dei servizi offerti dai Data Center. Tali standard definiscono i requisiti e le Best Practices per gestire, costruire e mantenere un Data Center efficiente e sicuro.
Lo standard ISO/IEC 27001 è l’unica norma internazionale, soggetta a verifica e certificabile, che definisce i requisiti per un SGSI (Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni) ed è progettata per garantire la selezione di controlli di sicurezza adeguati e proporzionati. In questo modo è possibile proteggere le informazioni garantendone la riservatezza e l’integrità dando così fiducia agli stakeholder, in particolare ai propri clienti. Per ottenere questo riconoscimento bisogna attenersi a 114 controlli (o contromisure) che riguardano, tra gli altri, la politica e l’organizzazione per la sicurezza delle informazioni, la sicurezza delle risorse umane, la gestione degli asset, la sicurezza fisica e ambientale.
ISO 14001 è lo standard internazionale più riconosciuto per i sistemi di gestione ambientale. Specifica ad un’organizzazione i requisiti per identificare e comprendere in modo proattivo gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi e gli impatti ambientali associati. Aiuta le organizzazioni a stabilire la politica e gli obiettivi ambientali e a capire come gli aspetti significativi possano essere gestiti, come implementare i controlli necessari e stabilire obiettivi chiari per migliorare le prestazioni ambientali. Questo permette un miglioramento continuo del sistema di gestione.
ISO 50001 specifica i requisiti per implementare e migliorare un sistema di gestione dell’energia(SGE). L’obiettivo della norma è quello di consentire che un’organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica e dello stesso SGE. La norma, applicabile ad ogni organizzazione indipendentemente dalla tipologia, richiede la dimostrazione di un miglioramento continuo della prestazione energetica, ma non definisce livelli di prestazione energetica da raggiungere e può essere utilizzata indipendentemente o essere allineata o integrata con altri sistemi di gestione. La certificazione consente, oltre al miglioramento dell’efficienza energetica, di acquisire un requisito sempre più richiesto nelle gare pubbliche e dalle maggiori aziende internazionali per qualificare i propri fornitori e di ridurre notevolmente gli adempimenti a cui sono soggette le grandi imprese, soprattutto quelle a forte consumo energetico (es. diagnosi energetica).
Il CoC ( Codice di Condotta) è un programma di adesione volontaria per l’efficienza energetica nei Data Center che certifica l’impegno ad adottare una serie di best practice stabilite dal codice stesso, orientate a perseguire la continua migliore efficienza energetica possibile nella conduzione delle infrastrutture dei Data Center (Continuous Improvement). Il CoC prevede, oltre all’invio dell’attestato in cui si dichiara e si aggiorna annualmente l’adozione delle best practice, anche l’invio di un report periodico che, con varie misure dei consumi energetici, ne attesta i risultati ottenuti.
In un contesto dove le tecnologie legate al mondo dei dati e dell’Intelligenza Artificiale sono ormai centrali nelle strategie aziendali, il recente annuncio di TIM per l’investimento di circa 130 milioni per la costruzione di un nuovo Data Center conferma che, insieme alla sempre maggior mole di dati da gestire, è necessario rispettare standard qualitativi sempre più alti.
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