02.12.2024

Il Data Center di Torino Ovest ha ottenuto la Certificazione LEED Gold

Un altro passo verso la sostenibilità della nostra rete di Data Center

Anche il Data Center di Torino Ovest ottiene la Certificazione LEED Gold – il terzo livello di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) – confermando l’assoluta leadership italiana di Noovle – società del Gruppo TIM specializzata nel cloud che opera nell’ambito di TIM Enterprise – nella classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici. 

Su 8 Data Center certificati LEED in Italia, 6 sono di proprietà di Noovle: 5 DC sono LEED Gold (Torino Ovest, Torino Sud, Torino Nord, Milano Ovest, Milano Est) e 1 certificato LEED Platinum (Milano Sud, solo 22 Data Center nel mondo hanno ottenuto questa certificazione!). 

La certificazione LEED è lo standard mondiale per le costruzioni eco-compatibili ed è applicata in 40 Paesi. 

Il LEED® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. 

Vediamo insieme quali sono gli aspetti valutati ai fini dell’ottenimento della certificazione da parte del Data Cente di Torino Ovest. 

Localizzazione e Trasporti

Noovle ha individuato un fabbricato esistente per localizzare il nuovo Data Center: in questo modo non solo ha recuperato un sito non utilizzato, già edificato, ma ha anche evitato di utilizzare ulteriore suolo e ulteriori risorse per la nuova costruzione. 

I parcheggi, già disponibili nel sito esistente, sono stati riorganizzati per favorire un utilizzo sostenibile delle auto. Si è incentivato l’utilizzo di veicoli a carburante alternativo grazie all’installazione di colonnine di ricarica elettrica e posti riservati per tale funzione (EVSE – Electric Vehicle Supply Equipment).

Sostenibilità del sito

La copertura della sede è stata realizzata con lamiera grecata di colore chiaro, con elevato indice di riflessione solare, SRI=89 mentre la copertura della palazzina uffici e della baia di carico è stata realizzata con guaina bianca con SRI 101.  

Più l’indice è alto (SRI=0÷100), più la superficie esposta all’irraggiamento solare rimarrà “fresca” (ovvero avrà un basso innalzamento di temperatura). 

I parcheggi sono stati realizzati con sistemi di pavimentazione idrodrain (SRI: 29), i marciapiedi attorno all’edificio sono stati realizzati con pavimentazione a blocchetti chiari (SRI: 24). Il piazzale ipogeo con resina (SRI: 89). 

Sulla copertura del DC insiste un piccolo parco con 28 pannelli fotovoltaici. Sulla copertura degli uffici sono stati posati 4 pannelli solari-termici (10 mq), che forniscono acqua sanitaria ai servizi igienici. 

Gestione efficiente delle acque

Il verde esistente è stato mantenuto e si è voluto integrare del nuovo verde, progettato in linea con quanto esistente, utilizzando specie autoctone per ridurre il fabbisogno irriguo correlato all’irrigazione. 

È stata predisposta una vasca per il recupero delle acque meteoriche, con due serbatoi interrati. 

Nell’area verde sono incluse zone di aggregazione, con panchine e sedute che favoriscono le interazioni e incoraggiano le persone a trascorrere i momenti di pausa all’aperto in un’area verde. 

Internamente sono state individuate apparecchiature sanitarie tali da permettere una riduzione dei consumi idrici. In particolare, si è ottenuta una riduzione del fabbisogno rispetto al caso di riferimento del 78,01%. Per la ricettività di circa 10 risorse, la riduzione su base annuale è stimata in circa 272.633,5 litri. 

È stata predisposta una rete duale per l’uso di acque meteoriche, con 1 serbatoio interrato da 16 mc e uno da 12,5 mc. Nei servizi igienici sono state installate cassette di scarico WC con doppio pulsante 3/4,5 litri (i WC devono garantire la perfetta pulizia in relazione al ridotto flusso idrico), miscelatori lavabo: portata massima di 1,9 l/min e docce: portata massima 5,7 l/min. 

Tutti i consumi, sia idrici che energetici, sono monitorati e i dati sono consultabili, così come i report, da remoto. Questo perché la consapevolezza dei propri consumi è la prima strategia di efficienza energetica / idrica. 

Energia e Atmosfera

Gli impianti e il BMS (Building Management System) del Data Center e degli uffici sono stati sottoposti al processo di Commissioning avanzato: una procedura di controllo qualità e rispetto degli obiettivi della committenza e del progetto (OPR, Owner’s Project Requirements). 

L’intervento ha previsto l’utilizzo delle migliori tecnologie e modalità di utilizzo per le funzionalità del Data Center e un’attenzione anche all’efficienza energetica del sistema edificio-impianto che ospita il DC. 

È stata calcolata una riduzione dei consumi energetici, rispetto all’edificio di riferimento, superiore al 33%. Tale risultato è stato calcolato tramite simulazione dinamica per cui dovrebbe effettivamente rispecchiare il reale consumo energetico. 

Sono stati selezionati refrigeranti in grado di ridurre al minimo o eliminare le emissioni di composti che contribuiscono alla riduzione dell’ozono e ai cambiamenti climatici. 

La riduzione delle emissioni di gas serra è favorita anche dall’acquisto del 100% dell’energia richiesta da fonti rinnovabili in rete. 

Materiali e risorse

Nell’individuare i materiali, è stata data preferenza a prodotti: 

  • dotati di Environmental Product Declaration, cioè con esplicitazione degli impatti ambientali connessi al ciclo di vita “dalla culla all’uscita dallo stabilimento produttivo”.
  • con elevato contenuto di riciclato (più del 19% del costo dei nuovi materiali è rappresentato da materiali riciclati). 
  • a basse emissioni di VOC (Componenti Organici Volatili) per una migliore salubrità degli ambienti interni.
  • “trasparenti”, cioè con evidenza dei componenti utilizzati per la realizzazione del materiale e la dichiarazione di assenza di componenti insalubri. 

Per tutto il progetto è stato recuperato più del 90% degli elementi strutturali e di involucro esistenti. 

Nella sede è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti, carta, plastica, alluminio, pallets e materiale da imballaggio. 

Qualità dell'ambiente interno

In tutto il Campus è vietato fumare. 

L’illuminazione, interamente a led, non solo è a basso consumo energetico, ma è anche ad elevata efficienza e garantisce un ottimo comfort per gli occupanti. Infatti, sono stati scelti apparecchi illuminanti con un’elevata resa cromatica, un flusso luminoso tale da evitare l’abbagliamento o la riflessione sui terminali video. 

Sono stati scelti colori chiari per pareti e soffitti per rendere gli ambienti ancora più luminosi. Sono state utilizzate pitture, rivestimenti, sigillanti che neutralizzano gli agenti inquinanti e le sostanze nocive come formaldeide, privi di colle, solventi o altri composti chimici, a basso contenuto ed emissioni di VOC. 

Sempre per rendere maggiormente gradevole la permanenza agli occupanti, sono state sfruttate al massimo le finestre già esistenti nella progettazione dei layout in modo da favorire viste di qualità verso l’esterno (flora o volta celeste). 

Grande attenzione è stata riposta alla connessione tra gli occupanti dell’edificio con l’ambiente esterno, per rafforzare i ritmi circadiani e ridurre l’uso dell’illuminazione artificiale permettendo l’accesso all’interno dell’ambiente di luce naturale e visione verso l’esterno. 

Il cantiere

Durante le attività di cantiere sono state messe in atto strategie atte alla riduzione dell’impatto delle lavorazioni sull’ambiente circostante, sull’ambiente interno e sull’ambiente in generale. Infatti, è stata controllata la gestione delle acque di dilavamento in modo che non fuoriuscissero sporche dal cantiere, sono state evitate lavorazioni pulverulente all’interno e sono stati tenuti sigillati i canali d’aria. Infine, è stata ridotta al minimo la quantità di rifiuti mandati in discarica grazie alla massimizzazione della differenziazione effettuata direttamente in cantiere. È stato verificato che il 93,55% dei rifiuti non pericolosi prodotti durante la costruzione del DC è stata deviata da discarica e inviata a riciclo, compreso gli sfridi di lavorazione, come il cartongesso. 

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