L’Italia è tra i Paesi con la più alta crescita in Europa in termini di Data Center, crescita dovuta alle previsioni di apertura di nuove cloud region nel Paese.
Nel complesso, il settore ha la capacità di attrarre grandi investimenti diretti in infrastrutture connesse ai Data Center nei prossimi cinque anni, stimati in circa 2.800 milioni di euro entro il 2026 con un CAGR ( tasso di crescita annuo composto) del 3,80%.
Questi investimenti generano occupazione di qualità, stimata in 30-40.000 posti di lavoro diretti e indiretti e un notevole contributo al PIL nazionale.
Secondo l’indagine “Italy Existing & Upcoming Data Center Portfolio” di Research&Markets nel nostro Paese si supereranno i 250 Mw di capacità nel 2028: attualmente l’Italia conta 48 strutture, mentre 12 sono quelle programmate.
La concentrazione maggiore – pari al 98% delle infrastrutture – sarà a Milano, che punta a diventare uno degli hub digitali dell’Europa meridionale, insieme a Madrid.
Cresce anche l’interesse in altre regioni, in particolare nelle aree di Roma e di Arezzo.
La crescita del settore è trainata dai servizi Cloud e dalle nuove applicazioni di Intelligenza Artificiale.
Sicurezza, affidabilità, scalabilità, protezione dei dati ed efficienza energetica.
Sono questi gli aspetti fondamentali che le aziende italiane considerano nella scelta dei Data Center.
Una tendenza del mercato italiano è lo spostamento dei clienti verso l’Edge Computing: la crescente adozione di dispositivi IoT – che richiedono l’elaborazione e l’analisi dei dati in tempo reale ai margini della rete – e l’aumento di soluzioni di cloud ibrido – che permettono di sfruttare i vantaggi degli ambienti cloud sia pubblici che privati – hanno determinato la popolarità di questa nuova soluzione.
Il mercato italiano dei Data Center è influenzato altresì dal contesto normativo e dalla posizione geografica del Paese. Le preoccupazioni sulla Sovranità dei Dati stanno guidando la domanda di servizi su base locale; inoltre, la posizione strategica dell’Italia in Europa la rende un luogo attraente per gli investimenti, fungendo da porta d’ingresso verso gli altri mercati europei.
Il settore è spinto da vari fattori che contribuiscono alla sua traiettoria di crescita, come iniziative governative, incentivi fiscali e una posizione strategica per i fornitori di servizi cloud per creare un ambiente imprenditoriale favorevole. Inoltre, lo sviluppo delle città intelligenti, la solida adozione del digitale e l’impegno verso pratiche sostenibili accrescono ulteriormente l’attrattiva degli investimenti nel settore dei Data Center italiano, attirando investimenti sostanziali nella regione.
Tra gli aspetti che hanno contribuito alla crescita del settore ci sono sicuramente fattori macroeconomici quali la crescente digitalizzazione in tutti i settori e la proliferazione di tecnologie ad alta intensità di dati. L’adozione del lavoro a distanza e dei servizi online – trainata dalla pandemia di COVID-19 – e le numerose iniziative di trasformazione digitale intraprese dalle aziende hanno determinato una crescente domanda di servizi di Data Center, a supporto dell’economia digitale in Italia.
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